Introduzione

Le novità in materia di diritto del lavoro introdotte dal disegno di legge approvato dalla Camera il 9 ottobre 2024 rappresentano un possibile punto di svolta nel trattamento delle assenze ingiustificate dei lavoratori. In particolare, l’art. 19 propone che un’assenza ingiustificata prolungata oltre il termine stabilito dal contratto collettivo o, in sua assenza, oltre i quindici giorni, determini automaticamente la risoluzione del rapporto di lavoro per volontà del lavoratore. Questo implica che l’azienda non debba attivare la procedura telematica delle dimissioni per formalizzare la cessazione del rapporto.

In questo articolo esploreremo cosa comporta questa proposta di legge per le aziende, mettendola in relazione con la giurisprudenza recente in materia di dimissioni e assenza ingiustificata.

La Situazione Attuale: Dimissioni e Assenza Ingiustificata

Al momento, in caso di assenza ingiustificata prolungata, il datore di lavoro ha la facoltà di avviare un procedimento disciplinare e, nei casi più gravi, procedere al licenziamento per giusta causa. La giurisprudenza ha negli anni consolidato un orientamento che riconosce come il prolungamento dell’assenza ingiustificata possa essere interpretato come una volontà implicita di abbandono del posto di lavoro. Tuttavia, questo non ha mai significato un’automatica risoluzione del contratto, ed è sempre stato necessario che il datore di lavoro avviasse una procedura formale.

La Nuova Proposta di Legge: Cos’è Cambiato?

Il disegno di legge introduce una significativa semplificazione per le aziende, stabilendo che un’assenza ingiustificata prolungata può essere interpretata come una dimissione implicita da parte del lavoratore. Se il lavoratore non si presenta oltre il periodo indicato dal contratto collettivo o per oltre quindici giorni in assenza di tale previsione, il rapporto di lavoro si considera risolto senza necessità di una formalizzazione tramite dimissioni telematiche.

Questa novità introduce una presunzione legale che il prolungamento dell’assenza costituisca volontà di dimissioni da parte del lavoratore. Tuttavia, il lavoratore potrà evitare la cessazione automatica del rapporto qualora riesca a dimostrare che l’assenza prolungata è stata causata da motivi di forza maggiore o da responsabilità del datore di lavoro, per esempio, una mancata concessione di ferie o una problematica di salute documentata.

I Vantaggi per le Aziende

  1. Semplificazione amministrativa: Le aziende non saranno più costrette a ricorrere alla procedura telematica delle dimissioni, con conseguente risparmio di tempo e risorse.
  2. Tutela da comportamenti opportunistici: Questa norma potrebbe limitare i casi in cui i lavoratori si assentano senza giustificazione e senza comunicazione, confidando nella difficoltà per il datore di lavoro di gestire il rapporto. Si garantisce, così, una maggiore chiarezza e trasparenza.
  3. Efficienza operativa: Sapere di poter contare su una risoluzione immediata del rapporto in casi di assenza ingiustificata prolungata permette alle aziende di pianificare meglio le proprie risorse e sostituire tempestivamente i dipendenti che risultino assenti.

I Limiti e le Criticità della Nuova Proposta

Nonostante i benefici, alcune questioni rimangono aperte. La giurisprudenza è stata finora molto prudente nel riconoscere la volontà implicita di dimissioni da parte di un lavoratore, preferendo che queste fossero sempre formalizzate per evitare abusi e malintesi.

Con questa norma, il rischio è che, in situazioni particolari o in aziende con pratiche poco trasparenti, si possa interpretare erroneamente un’assenza giustificata come dimissione. Inoltre, per il lavoratore, la possibilità di contestare la risoluzione non è sempre agevole, poiché deve dimostrare che l’assenza è imputabile a cause di forza maggiore, e non tutte le situazioni sono facilmente documentabili o riconosciute.

Conclusioni

La nuova normativa proposta con l’art. 19 introduce una modalità di gestione più immediata delle assenze ingiustificate, interpretando tali casi come dimissioni implicite. Per le aziende, si prospettano minori oneri burocratici e una maggiore semplicità nella gestione delle risorse. Tuttavia, sarà importante monitorare l’applicazione della norma, in modo che le procedure siano chiare, trasparenti e tutelino tutte le parti coinvolte.

Questa riforma, se approvata, rappresenterà un cambio significativo per il diritto del lavoro in Italia. Per le aziende, la corretta applicazione e comunicazione di queste nuove disposizioni sarà essenziale per evitare conflitti e garantire che i rapporti di lavoro siano gestiti in maniera efficiente e rispettosa delle normative vigenti.

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