L’argomento è troppo importante e sulla bocca di tutti per non prenderlo in considerazione!!!
MA NELLA MIA AZIENDA POTRO’ FARE QUELLO CHE VOGLIO???

Ehhh purtroppo non è così semplice … ci sono delle regole anche per il controllo che si deve fare sui dipendenti.
E nel post di oggi non posso che dire che tutto è in evoluzione … le norme ci sono ma si prestano a diverse “interpretazioni”!

I principi che dovrebbero ispirare ogni azione del datore di lavoro sono (secondo art. 4 Statuto Lavoratori):

  1. Ho degli impianti audiovisivi o che comunque implicano un controllo a distanza??
  2. Ma se sono strumenti di lavoro e per la registrazione degli accessi e delle presenze cosa devo fare??
  3. Informo il lavoratore??

Diciamo che è davvero un “pianeta” complicato per il datore di lavoro, per questo consiglio sempre di rivolgersi ad un buon consulente o ad un avvocato del lavoro.
Ma in ogni caso è giusto che il datore ne sappia qualcosa
Due sono le cose più gettonate:

le telecamere e il GPS.

Serve sempre l’autorizzazione, i casi in cui è esclusa sono così marginali che non vale neppure la pena di indicarli e diffidate da chi vi dice qualcosa di diverso.

E poi sì, l’autorizzazione serve anche se le telecamere finte o comunque non funzionano!

La norma, infatti, parla di possibilità ed eventualità di controlloe quindi tutte le volte in cui il controllo potrebbe non essere effettivo …

E allora devo dire che rivolgersi all’Ispettorato del Lavoro eviterà molti mal di pancia

Un’altra considerazione da fare è che tutti gli strumenti installati prima di ogni sospetto di violazioni del patrimonio dell’azienda sono considerati “DI CONTROLLO” e non difensivi, quindi fate i vostri conti!!!!!!!

L’altra domanda che mi fanno, dopo aver ottenuto l’autorizzazione all’installazione è:

ma se mi accorgo che il dipendente fa una violazione posso sanzionarlo?

Altro punto delicato … la telecamera o il GPS non devono essere utilizzati per il controllo, e fin qui ci siamo, ma l’azienda che verifica attraverso questi strumenti che il dipendente commette un’azione al di fuori di ciò che è consentito, è evidente che sì accorge che lo stesso ha implicitamente violato l’organizzazione aziendale e addirittura leso il patrimonio; ecco allora che con questi presupposti il datore di lavoro potrà utilizzare quello che ha recuperato.

Anche in questo caso il “FAI DA TE” potrebbe essere controproducente!!!!

Ok, però poi la norma parla di strumenti di lavoro, ma cosa sono?

Posta elettronica, Tablet, Cellulare

Per capire se l’autorizzazione qui serva (visto che la norma la esclude) è necessario verificare il tipo di attività che esegue la persona.
Se ha una mansione impiegatizia state certi che saremo in presenza di uno strumento di lavoro.
Ma allora??
Consiglio … evitate indirizzi di posta elettronica nominativi ma siate generici, sarà così tutelata la privacy dell’utilizzatore e voi dormirete sonni tranquilli!

Dopo aver fatto tutto questo devo anche informare il lavoratore, uff!
Ma come devo fare?

SEMPLICISSIMO

Bastano poche righe per dire che abbiamo ottenuto l’autorizzazione necessaria dalle autorità… Oppure cosa c’è di meglio del regolamento aziendale!!!

Se però tutta questa attività a fronte di sospetti è fatta da un’agenzia investigativa le cose cambiano eccome … ma non vorrai sapere tutto ora??
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